Sindacato della Polizia di Stato Maggiormente Rappresentativo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Palazzo Chigi

mercoledì 18 marzo 2020

Emergenza Coronavirus, “Fondamentale mettere in sicurezza uomini e donne delle Forze dell’Ordine”, riflessioni e commento dell’Avvocato CALVO dello Studio Legale Calvo e Partners

AVVOCATO UE TEODORO CALVO  (LEGALE CONVENZIONATO CONSAP ROMA)
AVVOCATO UE TEODORO CALVO
 (LEGALE CONVENZIONATO CONSAP ROMA)

Lo Studio Legale Calvo nella persona del suo titolare, Avv. UE Teodoro Calvo già rappresentante di interessi presso la Camera dei Deputati per la CONSAP (Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia), per le attività di organizzazione, pianificazione nonché monitoraggio dell’impegno del legislatore, con particolare riguardo al settore della sicurezza pubblica e la contestuale tutela degli operatori di Polizia, nel suo rapporto odierno segnala l’importanza dell’utilizzo dei DPI per le Forze Armate con particolare riguardo ai comparti della sanità e della sicurezza pubblica.
Alla luce delle ultime disposizioni restrittive al fine di evitare il propagarsi del coronavirus, impartite dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, prima con il decreto del 08 marzo 2020 art. 1 D.P.C.M. e dell’art. 1 del D.P.C.M. del successivo 09 marzo, che prevedono l’obbligatorietà di rimanere in casa e di uscire solo in caso di comprovate necessità ed urgenze sanitarie e lavorative, lo Studio Legale Calvo necessariamente si è trovato a fare delle riflessioni.
La prima inevitabile riflessione riguarda il fatto che questa “pandemia” ha portato tutta la popolazione a modificare il proprio modo di vivere, i D.P.C.M. hanno inciso su alcune libertà fondamentali ad ognuno garantite a livello costituzionale, quali ad esempio la libertà di circolazione e soggiorno nel territorio nazionale.
Ricordiamo che l’art. 16 della Costituzione così recita: “Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche. Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di legge.”
Anche la libertà di riunione viene momentaneamente limitata: essa è prevista all’articolo 17 della Carta fondamentale, che così recita: “I cittadini hanno diritti di riunirsi pacificamente e senz’armi. Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso. Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica.”
Molto spesso nel quotidiano i ridetti diritti vengono considerati acquisiti e scontati anche se alla fine tanto scontati poi non sono, per questo poi quando vengono limitati la maggior parte delle persone rimane spiazzata come se non avesse più punti di riferimento.
Anche se tutte le misure adottate dal Governo per far fronte a questa emergenza rientrano pienamente nelle limitazioni che la legge stabilisce per motivi di sanità e sicurezza, molto spesso tali limitazioni non vengono pienamente condivise dalla popolazione o quantomeno rispettate sottovalutando l’importanza di farlo.
L’invito rivolto è proprio al rispetto totale delle disposizioni per il bene proprio e degli altri una mancanza di rispetto che in questo caso che potrebbe essere fatale.
Un’altra riflessione nasce nei confronti di tutti i lavoratori che si trovano quotidianamente in prima linea ad affrontare la corrente emergenza.
Parliamo del personale delle forze dell’Ordine che oggi ancora di più devono incrementare il loro lavoro assicurandosi che tutti i cittadini rispettino le regole.
Parliamo di persone che non possono stare a casa ma che con gran fatica e spesso con pochi mezzi devono comunque alzarsi la mattina ed andare a combattere questo “nemico invisibile” che sta distruggendo il nostro paese. Lo fanno anche per loro, per le loro famiglie ma principalmente per un senso del dovere che li ha accompagnati sin da subito quando hanno decido di essere al servizio della Nazione.
Ricordiamoci sempre che le Forze dell’Ordine nel rispetto del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (TULPS) hanno il dovere al mantenimento dell’ordine pubblico, alla sicurezza dei cittadini, alla loro incolumità e alla tutela della proprietà; cura l‘osservanza delle leggi e dei regolamenti generali e speciali dello Stato, delle province e dei comuni, nonché delle ordinanze delle autorità; presta soccorso nel caso di pubblici e privati infortuni. Tutela questa che cercano di esercitare nel migliore dei modi ad anche a volte con pochi mezzi.
Noi tutti abbiamo bisogno di loro, senza il loro aiuto sarebbe difficile o quasi impossibile compiere le azioni quotidiane ed in questo particolare momento difficile anche sopravvivere, ma per poter permettere loro di svolgere il lavoro in maniera efficiente devono essere messi in sicurezza.
Cosa significa mettere in sicurezza una persona che come ripetiamo non può stare a casa ed isolarsi, mettere in sicurezza significa garantire a coloro i dispositivi di protezione individuale (DPI) sia quando questi prestano il loro servizio in strada ma a maggior ragione all’interno di uffici pubblici e non solo, dove invece il contagio può essere ancora più minaccioso. Parliamo di ambienti a volta anche di piccole dimensioni dove le persone si ritrovano a dover dividere spazioggettiapparecchiature e mense, per questo è fondamentale far indossare a tutto il personale, mascherine e guanti di protezione.
Indossare questi dispositivi garantisce e si ribadisce non solo la persona malata / contagiata ma permette anche alla persona sana di non essere contagiato.
Non ci dimentichiamo che una delle caratteristiche più insidiose di questa pandemia è che molto spesso una persona contagiata è asintomatica quindi alcuni soggetti pensano di star bene ma non è così, pertanto, indossando i dispositivi si è più sicuri, sicurezza questa che permette anche alle persone che comunque debbono stare in prima linea di lavorare più serenamente o quantomeno con minor rischi.
dispositivi sono fondamentali sia per gli agenti in uniforme ma anche per agenti in abiti civili per tutte le tipologie di servizio, questi sono momenti fondamentali dove la tutela deve essere tempestiva mettendo in pratica qualunque provvedimento necessario.
In queste ultime ore, visto anche l’inarrestabile numero di contagiati e di vittime che continua ad aumentare, anche la CONSAP si è adoperata per sensibilizzare la distribuzione dei dispositivi di sicurezza nel rispetto anche del dettato normativo del Dlg.vo 81/08 richiamato da più autorità negli interventi televisivi.
L’esempio deve partire dall’alto, il personale delle Forze dell’Ordine sono chiamati ad agire ed è per questo che devono essere tutelati, la loro tutela è la nostra salvezza.
Impariamo a rispettare le regole rispettando chi abbiamo davanti perché al di là di quella divida prima di tutto vi è una persona che ha una propria famiglia e degli ideali.

Avv. UE Teodoro CALVO
Avv. Dania ZATTONI
Studio Legale CALVO & Partners – Convenzionato CONSAP Roma